La scuola va scelta!
- Valeria Congedo
- 1 set 2017
- Tempo di lettura: 4 min
Aggiornamento: 30 ott 2020

Ok, i genitori di oggi fanno vite frenetiche.
Ok, il menage della giornata tipo di un genitore è scadenzata anche e soprattutto dagli orari del nido e/o della scuola materna.
Ok, la vicinanza della struttura a casa ha la sua importanza. Ma ce la sentiamo davvero di lasciare i nostri figli in mano a chiunque a patto che sia vicino casa e aperto tutto il giorno festivi compresi?
Ci auguriamo sinceramente di no.
I primi anni di vita del nostro bambino sono fondamentali perchè lui acquisti serenamente consapevolezza di sè e delle capacità del proprio corpo, perchè prepari la propria mente a ricevere in maniera appropriata gli stimoli e esterni e apprenda la possibilità di interagire col mondo esterno in maniera sempre nuova ed efficace. Per questo motivo, il percorso che il bambino affronta anche all'interno della sezone primavera e poi nel corso della scuola materna, non può essere improvvisato e men che meno portato avanti in maniera non pensata o ancora peggio casuale e inorganica.
La didattica è quindi fondamentale in questa fase della crescita del bambino e della bambina. Purtroppo fino a pochi decenni fa, la frase "che dovranno mai fare a quell'età? tanto sono piccoli! Che capiscono!", era una triste costante.
Oggi, fortunatamente, i genitori hanno capito che in quell'età il bambino pone le basi di tutto il suo avvenire, e che quindi è davvero importante fare caso a come cresce e prende coscenza di ciò che lo circonda e che può fare.
Mamme e papà hanno oggi consapevolezza di quanto sia importante la professionalità della struttura a cui affida il proprio piccolo o della propria piccolina.
E non è stata usata la parola "affida" a caso: il personale di una scuola si prende cura tutto il giorno di vostro figlio/a e se siete stati bravi nella scelta, vi aiuteranno loro a capire come supportare il percorso che affrontano con i compagni di gioco ogni giorno. Fidarsi ma soprattutto affidarsi è fondamentale, perchè un professionista può avere non solo una maggiore preparazione ed esperienza, ma anche più razionalità e lucidità nel guardare al bambino/a di cui si sta prendendo quotidianamente cura. Scuola e genitore devono perciò poter essere una squadra, ma se non c'è un percorso da condividere, come fa la squadra ad andare avanti in maniera vincente?

Il ruolo di un adulto d'altro canto è sempre e comunque di guida e accompagnamento alla crescita del piccolo, a casa come a scuola, questa funzione rassicura il bambino/la bambina e lo rende più sicuro di se nell'esprimenrsi e nell'inventare se stesso ogni giorno.
La scuola deve perciò necessariamente prevedere un percorso didattico che il genitore può condividere attraverso gli insengnanti con i prorpi figli, e il genitore dovrà rinnovare il patto di fiducia con la scuola ogni giorno.
In tutto questo un genitore di oggi, che non è tenuto certamente ad aver studiato pedagogia, didattica, educazione infantile, si trova a confrontarsi con le mode del momento, e con le tante "scuole di pensiero" che propbabilmente non conosce, se non per aforismi e frasi fatte. Come farci spazio qindi nei meandri di cotanta conoscenza? Semplice: con il buon senso.
La storia della pedagogia è ricca di ottimi pensatori, educatori e studiosi, ma nessuno ha la "ricetta magica", anche perchè ognuno di loro è stato figlio del suo tempo, e quindi della cultura e contesto dell'epoca e periodo storico in cui ha vissuto. Quindi se pensavate a una ricetta facile facile da una tabella costi/benefici delle scuole pedagoche (Steineriana, Montessori, ecc...) state leggendo l'articolo sbagliato! La pedagogia è fatta di dinamiche di base, linee guida ed esempi, non di formule magiche! Se proprio voleste anche voi cimentarvi in uno studio approfondito della storia dell'evoluzione del pensiero pedagogico, vi raccomando di tener presente TUTTI gli autori che leggerete, quando formulerete le vostre conclusioni, perchè ognuno di loro può insegnarci qualcosa del mondo dell'infanzia.
Un buon percorso didattico è un percorso che tenga presente le più voci esistenti nel mondo della pedagogia e costruisca un programma didattico sensato e personalizzato per la classe di bambini in questione.

Un'altro buon indicatore da tener presente nella scelta della scuola per la vostra prole è la suddivisione delle classi per età/competenze. Perchè se già ogni bambino/a ha un suo personalissimo sviluppo, figuratevi quali e quante differenze di approccio e contenuti deve avere un percorso didattico pensato fra un infate di 1 anno e mezzo, uno di tre e uno di 5.!
Ovviamente i momenti di confronto fra i bambini di diverse età ci devono essere, ma nel momento in cui si fanno delle attività formative vere e proprie, questo non avrebbe alcun senso.
Tutto quanto detto fino ad ora ovviamente sarebbe impossibile da realizzare in babyparking o srutture in cui non c'è una quotidianità. Il bambino a scuola o ci va o non ci va.
In fondo, che senso ha traumatizzarlo continuamente con inutili andirivieni a ore che non hanno ne capo ne coda?
Ci preoccupiamo di mille cose al fine di tutelare salute psico-fisica e la sicurezza e crescita serena e corretta dei nosti piccoli e delle nostre piccole, facciamo anche questa scelta in maniera più consapevole ;)
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